Per installatori e manutentori di porte e finestre apribili resistenti al fuoco – compiti. É stata pubblicata da UNI il 17 gennaio 2013 la UNI 11473-1:2013 “Porte e finestre apribili resistenti al fuoco e/o per il controllo della dispersione di fumo – Parte 1: Requisiti per l’erogazione del servizio di posa in opera e manutenzione”. La UNI 11473-1:2013 descrive i requisiti per l’erogazione del servizio di posa in opera e manutenzione periodica delle porte e finestre apribili resistenti al fuoco e/o per il controllo della dispersione di fumo, la cui prestazione è stata provata inizialmente secondo la UNI EN 1634 (varie parti), oppure la UNI 9723 oppure la Circolare 91/1961. Si applica alle porte resistenti al fuoco purché identificate come tali dal “progetto di prevenzione incendi approvato dai VVF” e identificata da apposita targhetta. A breve, secondo le previsioni entro maggio/giugno 2013, verrà pubblicata la seconda parte della norma: “Requisiti per la qualificazione del servizio di posa e manutenzione”. Si tratta di un’importante norma per il settore della protezione passiva; in particolare per i posatori e i manutentori di chiusure tagliafuoco che dispongono di una norma alla quale far riferimento e che, d’ altro canto, li costringerà ad operare secondo regole precise. Ricapitolando, in breve, i compiti ai quali l’installatore (o posatore) e il manutentore di chiusure tagliafuoco devono adempiere sono: – compiti dell’ installatore (o posatore): effettuare le verifiche iniziali per l’adeguatezza della porta al supporto murario; effettuare la posa in opera, seguendo la “regola dell’ arte” (che significa rispetto della normativa vigente) e le indicazioni riportate nella documentazione di riferimento, in particolare nelle istruzioni di posa fornite dal produttore della porta; effettuare le verifiche di funzionalità; fornire la dichiarazione di corretta posa in opera. – compiti del manutentore: ricordando che l’attività di manutenzione – obbligatoria – si compone anche di aspetti procedurali precedenti all’effettuazione degli interventi in loco (presa in carico e stesura ed accettazione del contratto), gli aspetti operativi (controlli e manutenzione) devono essere eseguiti con la periodicità almeno semestrale nel rispetto delle indicazioni riportate nel libretto d’uso e manutenzione fornito dal produttore e secondo eventuali ulteriori indicazioni dettate dalla situazione contingente. In sintesi deve: eseguire le operazioni previste; fornire la documentazione di registrazione dell’ attività svolta. Il Decreto Ministeriale 10 marzo ’98 Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro, nell’ allegato VI, richiede che il personale che interviene sulle chiusure tagliafuoco sia “competente e qualificato”. La norma UNI 11473 esplicita il concetto di “regola dell’arte” e di “operatore qualificato” indicando i requisiti tecnici che l’ operatore addetto all’ attività di installazione e/o di manutenzione di chiusure tagliafuoco sia in possesso di un attestato di formazione specialistica nel settore delle chiusure resistenti al fuoco. Tale formazione si ottiene mediante: corsi specifici per l’ acquisizione delle conoscenze di base tecnico – pratiche; corsi di approfondimento sui prodotti (effettuati dai produttori delle chiusure resistenti al fuoco e/o dai produttori dei relativi “componenti”). La formazione specifica deve essere erogata in base ai seguenti elementi minimi: competenze dei docenti adeguate agli argomenti trattati; argomenti dei corsi riconosciuti da Enti competenti (come ad esempio i Vigili del Fuoco) e/o qualificati da Enti di Certificazione delle competenze accreditati in riferimento alla norma UNI 11473. Il percorso di formazione suddetto soddisfa anche il D.Lgs. 81/2008 – testo unico per la sicurezza – per quanto riguarda la richiesta dei requisiti tecnico-professionali. Fonte: Uncsaal
Comunicato stampa
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