Manifesto per il 55% promosso da FederlegnoArredo, PVC Forum Italia e Uncsaal. Prorogare il 55% fino al 2020 significa: riqualificare il patrimonio immobiliare salvaguardare l’ambiente risparmiare risorse energetiche incentivare occupazione e ricerca per prodotti sempre più performanti scongiurare la perdita di almeno 2 miliardi di fatturato e la chiusura del 25% delle Aziende del comparto dei serramenti Il 18 ottobre, nel corso del convegno “Gli incentivi al rilancio dell’industria delle costruzioni: ristrutturazioni, riqualificazione energetica, quinto conto energia, rinnovabili non fotovoltaiche” organizzato da FederlegnoArredo, PVC Forum Italia e Uncsaal presso lo Smart Village di MADE expo, sono state esposte le gravissime conseguenze economiche per il comparto italiano dei serramenti in caso di mancata conferma del 55% oltre il 30 giugno 2013 ed è stato presentato il “Manifesto per il 55% fino al 2020”. Il Manifesto, che è stato inviato al Presidente del Consiglio Sen. Mario Monti, al Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, al Ministro dell’Ambiente Corrado Clini e ai Senatori e Deputati del Parlamento, chiede la proroga al 31 dicembre 2020 delle detrazioni del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, salvaguardando, in questo modo, un provvedimento legislativo in grado di fornire risposte concrete in termini di riduzione delle emissioni nocive ed al contempo valorizzare i prodotti da costruzione ad alta innovazione tecnologica e ad alte prestazioni energetiche. Il Manifesto chiede anche l’introduzione della possibilità di modulazione degli anni di detrazione, consentendo al contribuente di scegliere fra 5 e 10 annualità sia per le ristrutturazioni sia per gli interventi di riqualificazione energetica e l’estensione degli incentivi anche ai beni immobili non strumentali, garantendo, in questo modo, l’accesso alla riqualificazione energetica di una parte rilevante del patrimonio immobiliare italiano. Il Manifesto per il 55% è già stato sottoscritto da tre autorevoli parlamentari: l’On. Ermete Realacci, che ha dichiarato “La stabilizzazione del 55%, così come la sua estensione ai beni immobili non strumentali e agli interventi di consolidamento antisismico, sono temi che mi stanno a cuore e per cui mi sono impegnato in Parlamento in questi anni. Superfluo forse ricordare la bontà e la necessità della misura che ha concorso a riqualificare il patrimonio edilizio nazionale, sostenere il lavoro delle PMI, risparmiare energia, abbattere le emissioni inquinanti ed anche ad abbassare la bolletta delle famiglie italiane”, l’On. Stefano Saglia che ha focalizzato l’attenzione sulla convenienza del 55% che “A fronte di un minor gettito fiscale compreso tra 7 e 8,3 miliardi di euro (da distribuire nel periodo 2008-15), sono stimate maggiori entrate per circa 6 miliardi di euro, senza parlare dei risultati raggiunti in termini di risparmio energetico (circa 7.000 GWh/anno) e di qualità ambientale…” e il Sen. Francesco Ferrante che ha rimarcato come “la mancata stabilizzazione del 55% e la confusione con un bonus generico al 50% siano gravi errori. Viene infatti meno la portata innovativa di una misura che ha messo in moto un volano di affari superiore ai 3 miliardi di euro e ha permesso di ripagare lo sgravio fiscale previsto, attraverso l’emersione del sommerso e l’attivazione di una nuova economia”. L’appello di FederlegnoArredo, PVC Forum Italia e Uncsaal è già stato sottoscritto da centinaia di imprese e di progettisti presso il “55% Point” di Smart Village ed è disponibile per la condivisione sui tre siti associativi www.federlegnoarredo.it www.pvcforum.it e www.uncsaal.it. FederlegnoArredo, PVC Forum Italia e Uncsaal proporranno la sottoscrizione del Manifesto per il 55% anche a Confindustria e a tutte le Associazioni del settore delle costruzioni, auspicando la nascita di un fronte il più ampio e autorevole possibile per ottenere la stabilizzazione fino al 2020 del 55%. Fonte: Uncsaal
Comunicato stampa
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