Il D.Lgs. 8 giugno 2001 n. 231 “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell’art. 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300” (GU n.140 del 19-6-2001), ha introdotto per la prima volta nel nostro ordinamento la “responsabilità degli enti per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato” (che si aggiunge a quella della persona fisica che materialmente ha commesso il fatto illecito). In base alle disposizione del Decreto “231” gli enti potrebbero essere sanzionati con una pena pecuniaria e/o interdittiva, in relazione a taluni reati-presupposto commessi nell’interesse o a vantaggio delle società da: a) persone che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione dell’ente o di una sua unità organizzativa dotata di autonomia finanziaria e funzionale nonché da persone che esercitano, anche di fatto, la gestione e il controllo dello stesso; b) da persone sottoposte alla direzione o alla vigilanza di uno dei soggetti di cui alla lettera a).
In ottemperanza a quanto previsto dal D.Lgs. n. 231/2001, gli Amministratori del Gruppo Master hanno deliberato l’adozione di un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (nel prosieguo, per brevità, “Modello”) idoneo a prevenire la commissione dei reati previsti dalla normativa di cui sopra. Il Modello delle Società del Gruppo è stato definito, oltre che sulla base di quanto prescritto dal D.Lgs. n. 231/2001, anche sulla scorta delle evoluzioni giurisprudenziali e delle Linee Guida elaborate in materia dalle Associazioni di Categoria.
Il D.Lgs. n. 231/2001, all’art. 6, comma 1, lett. b) prevede, tra i presupposti indispensabili per l’esonero dalla responsabilità conseguente alla commissione dei reati, l’istituzione di un Organismo di Vigilanza dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo, con il compito di vigilare sul funzionamento e l’osservanza del Modello e di curarne l’aggiornamento.
Pertanto le Società del Gruppo, nell’ambito dell’adeguamento del proprio sistema di organizzazione e controllo alle disposizioni del D.Lgs. n. 231/2001, hanno provveduto all’istituzione di un Organismo di Vigilanza, incaricato di vigilare sull’adeguatezza e funzionamento del Modello.
Il Codice Etico rappresenta un Allegato fondamentale del Modello.
Nello svolgimento delle proprie prestazioni, tutti coloro che agiscono, operano e collaborano a qualsiasi titolo con le Società del Gruppo (dipendenti, consulenti, fornitori e terzi in genere) si trovano a dover affrontare situazioni che richiedono l‘adozione di comportamenti rilevanti sotto diversi profili, tra i quali, i più importanti, quello etico e quello legale.
Tutti hanno il dovere di tenere e far tenere ai propri collaboratori e ai propri interlocutori un comportamento conforme ai generali principi di assoluta onestà, lealtà, buona fede, equilibrio, correttezza e diligenza, oltre che agli specifici obblighi che possano derivare dalla deontologia e, comunque, da quei principi ritenuti dovuti in virtù del contesto e delle finalità della propria missione.
Il Codice Etico ha come finalità quella di fornire generali indirizzi di carattere etico comportamentale, cui conformarsi nella esecuzione delle proprie attività, nonché di contribuire a prevenire la realizzazione dei reati presupposto previsti dal D.Lgs. n. 231/2001.