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Bari. Uncsaal propone modifiche alla determina di Regione Puglia che vieta infissi in alluminio nella città vecchia.

Uncsaal replica alla determina di Regione Puglia che vieta infissi e persiane in alluminio e pvc in Bari Vecchia e ne limita fortemente l’impiego in altri tre quartieri del centro storico del capoluogo pugliese. Lo fa con un’articolata lettera firmata dal Direttore generale Pietro Gimelli in cui si prende atto della determina che impone vincoli molto severi per i materiali per serramenti nel caso d’interventi nei quattro quartieri del centro di Bari, dalla parte vecchia al Murat, a Libertà e Madonella. Dopo aver richiamato le prerogative prestazionali degli infissi in alluminio, acciaio e leghe, Uncsaal avanza la sua proposta di modifica “considerando che le finiture sono l’unico elemento visibile dall’esterno di un edificio e che pertanto debbano essere definite e imposte dalle prescrizioni legislative, in quanto anche un serramento in legno verniciato con colori inadeguati può provocare offesa visiva”. Ed ecco le tre proposte, quartiere per quartiere: QUARTIERE SAN NICOLA – BARI VECCHIA Infissi esterni Gli infissi esterni e le loro protezioni, le porte e i portoni devono essere realizzati con colorazione coerente con la configurazione formale e storica dei manufatti preesistenti e/o dell’immediato contesto (mordenzato color noce o rovere scuro trattato con vernici trasparenti opache o altre eventuali). Il disegno dei nuovi infissi dovrà rispettare la forma e la geometria originaria e ispirarsi alla tradizione consolidata (tavole ammecciate affiancate verticalmente e orizzontalmente, specchiature e riquadri, cornici semplici). Sono comunque specificatamente vietate colorazioni dorate, argentate o simili, le vetrazioni del tipo a specchi e le ferramenta di disegno non tradizionale. Le protezioni devono essere costituite da persiane, salvo casi particolari (quali, ad esempio, le monofore di età medievale che non tollerano protezioni esterne). E’ vietato realizzare protezioni a mezzo di tapparelle avvolgibili. QUARTIERI MURAT, LIBERTÀ e MADONNELLA Infissi esterni Gli infissi, ivi compresi i portoni di accesso agli edifici, le vetrine e le bacheche, dovranno uniformarsi per tipologia e colorazione tenendo conto dell’aspetto architettonico dell’intero edificio. Sono vietate colorazioni dorate o argentate o simili. Edifici e Cortine di Valore Identitario Infissi esterni Gli infissi esterni esistenti e le relative protezioni esterne a persiana, se in legno, devono essere conservati e restaurati; se irrecuperabili dovranno essere sostituiti con altri di analoga fattura e realizzati con colorazione coerente con la configurazione formale e storica dei manufatti preesistenti e/o dell’immediato contesto. Negli altri casi è ammesso il rifacimento rispettando le specchiature, le dimensioni e le colorazioni ricorrenti nell’architettura storica del luogo; le persiane devono essere realizzate con colorazione coerente con la configurazione formale e storica dei manufatti preesistenti e/o dell’immediato contesto e, lì dove precedentemente rimosse, devono essere ripristinate. Sono comunque specificatamente vietati infissi con colorazioni dorate, argentate o simili e le vetrazioni del tipo a specchi. E’ anche vietato realizzare protezioni a mezzo di tapparelle avvolgibili. Per gli edifici antecedenti al 1942 le porte ed i portoni di accesso alle abitazioni devono essere realizzati con colorazione coerente a quella del legno mordenzato color noce o rovere scuro trattato con vernici trasparenti opache. Il disegno deve ispirarsi alla tradizione consolidata: tavole ammecciate affiancate verticalmente o orizzontalmente, specchiature e riquadri, cornici semplici. Dovranno essere conservati e restaurati gli originari portoni lignei esistenti. Sono comunque specificatamente porte e portoni con colorazioni dorate, argentate o simili, le vetrazioni del tipo a specchi e le ferramenta di disegno non tradizionale. E’ anche vietato realizzare protezioni a mezzo di tapparelle avvolgibili. A chiusura delle tre proposte, l’affermazione chiave: “si rileva che non esiste un riferimento legislativo tra quelli citati nella determinazione in oggetto che vieti la sostituzione di pre-esistenti serramenti esterni in legno (finestra, persiana, porta e portone) e chiusure oscuranti (tapparelle, persiane, scuri) con nuovi in metallo (alluminio, acciaio e leghe)”. La lettera si conclude richiamando quanto fatto dall’Associazione contro divieti simili: – la campagna di promozione delle modalità di impiego dei serramenti metallici negli edifici sottoposti a vincolo di tutela ambientale e culturale – le azioni di contrasto contro i bandi che hanno portato, ad esempio, alla condanna del Comune di Trieste da parte del TAR della Regione Friuli Venezia Giulia e alla cancellazione del divieto contro gli infissi in alluminio nella città giuliana; – la pubblicazione del volume “Forte, bello e leggero”, la monografia dedicata alle applicazioni dell’alluminio negli interventi di recupero di qualità, frutto della sinergia operativa tra UncsaalL e le associazioni di categoria Aital, Centroal e Qualital che rappresentano le più significative competenze professionali nel settore dell’alluminio. Ora la palla passa alla Regione Puglia. Fonte Guidafinestra.it

Comunicato stampa


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