Grazie all’introduzione dell’IMU i prezzi delle case crolleranno dal 20 al 50%. Questa la previsione a dir poco catastrofista (e anche improvvida, a nostro avviso) di qualche giorno fa del Censis, Centro Studi Investimenti Sociali, importante istituto di ricerca socio-economica, Fondazione partecipata da grandi organismi pubblici e privati. Secondo Dario Castiglia, presidente di Re/Max Italia, parte del network internazionale di franchising immobiliare, “è esagerato e immotivato l’allarme lanciato dal Censis”. E va giù duro trattandosi di “esternazioni che possono creare solo esagerati e immotivati allarmismi nel settore del Real Estate ma soprattutto una grande confusione nell’acquirente e nei venditori”. La valutazione del presidente di Re/Max Italia è che “l’impatto che avrà l’Imu non porterà ad un crollo così drastico dei prezzi degli immobili. Gli effetti della contrazione del mercato si sono già manifestati sul valore di realizzo dalla vendita di immobili che dal 2008 ad oggi è già calato del 20-30% e non del 3-4% come sostiene il Censis. Non è pertanto ipotizzabile prevedere un calo dei prezzi di un ulteriore 50%, specie dovuto all’introduzione dell’IMU. E’ infatti il perdurare della congiuntura economica negativa che impatterà sul mercato immobiliare e che al limite sarà la principale causa di un ulteriore aggiustamento dei prezzi, quantificabile al massimo nel 5-10% “. “L’introduzione dell’Imu avrà un impatto maggiore nel frenare gli acquisti di immobili piuttosto che forzare le vendite. – continua Castiglia – e non impatterà sui proprietari di prime case che non venderanno di certo il loro immobile a causa dell’introduzione dell’Imu. Ciò che è legittimo attendersi invece è una contrazione del mercato delle seconde case e degli investimenti immobiliari”. Fonte: Guidafinestra
Comunicato stampa
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