Esenti dall’imposta anche gli immobili invenduti, per il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione stanziati circa 23 miliardi È in vigore da sabato il Decreto Legge 102/2013 che rivede la tassazione Imu e introduce una serie di misure di sostegno per l’acquisto della prima casa e gli interventi di ristrutturazione ed efficientamento energetico. IMU Il decreto cancella la prima rata dell’imposta municipale unica sulle abitazioni principali, i terreni agricoli e i fabbricati rurali. La trance da pagare a giugno era stata congelata a maggio (Leggi Tutto) in attesa di una misura definitiva. Con la decisione del Consiglio dei Ministri della settimana scorsa, la prima rata viene completamente eliminata e una sorte analoga potrebbe toccare a quella di dicembre. Il decreto elimina inoltre la seconda rata per i fabbricati destinati dall’impresa costruttrice alla vendita se non locati o venduti entro tre anni dalla ultimazione dei lavori. Ricordiamo infatti che del congelamento della prima rata dell’Imu deciso a maggio avevano beneficiato solo prime case, immobili destinati ad abitazione principale appartenenti ai programmi di edilizia popolare, terreni agricoli e fabbricati rurali, mentre hanno pagato tutti gli altri fabbricati. Sono esclusi dal pagamento dell’imposta anche gli alloggi degli Istituti autonomi case popolari e quelli delle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibiti ad abitazione principale dei soci assegnatari. Dal primo gennaio 2014 non pagheranno neanche gli alloggi sociali, cioè realizzati o recuperati da operatori pubblici o privati destinati prevalentemente alla locazione per individui e nuclei familiari svantaggiati. Per compensare le minori entrate dovute alla cancellazione dell’Imu, un decreto del Ministero dell’Interno ripartirà tra i Comuni un contributo pari a circa 2,4 miliardi. TARES Per il 2013 i Comuni, con un apposito regolamento, possono applicare l’imposta secondo il criterio di “chi inquina paga” in base alla quantità e qualità di rifiuti prodotti in relazione alla superficie dell’immobile. SERVICE TAX Secondo quanto comunicato dal Governo, dal 2014 al posto dell’Imu e della Tares farà la sua comparsa la Service Tax. L’imposta sarà riscossa dai Comuni e si comporrà di due parti, la prima per la gestione dei rifiuti urbani, la seconda per la copertura dei servizi indivisibili. La prima componente (Tari) sarà dovuta da chi occupa, a qualunque titolo, locali o aree che possono produrre rifiuti urbani. Le aliquote saranno commisurate alla superficie. La seconda componente (Tasi) sarà a carico di chi occupa fabbricati. Il Comune potrà scegliere come base imponibile o la superficie o la rendita catastale. L’imposta sarà a carico sia del proprietario, in quanto i beni e servizi pubblici locali concorrono a determinare il valore commerciale dell’immobile, che dell’occupante, perché fruisce dei beni e servizi locali. Le misure, che non sono presenti nel decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale, saranno affrontate nelle prossime riunioni del Consiglio dei Ministri. SOSTEGNO PRIMA CASA, RISTRUTTURAZIONI E EFFICIENTAMENTO ENERGETICO La Cassa Depositi e Prestiti può fare da garante per l’erogazione di nuovi mutui per l’acquisto della prima casa e per sostenere interventi di ristrutturazione ed efficientamento energetico degli immobili. Per questi obiettivi la Cassa Depositi e Prestiti mette a disposizione delle banche 2 miliardi di euro. Per i giovani con contratti atipici, i mutui esistenti e le locazioni vengono inoltre stanziati 200 milioni ripartiti in quattro linee di intervento: 60 milioni al Fondo di garanzia per i mutui a favore dei giovani grazie al quale lavoratori atipici under 35 con un reddito ISEE complessivo non superiore a 35 mila euro possono chiedere un mutuo sino a 200 mila euro, garantito dal Fondo per il 50% della quota capitale. 40 milioni andranno al Fondo per la sospensione per 18 mesi delle rate di mutuo. Il titolare di un mutuo sulla prima casa non superiore a 250 mila euro e con indicatore ISEE non superiore a 30 mila euro, in caso di perdita del lavoro o dell’insorgere di condizioni gravi di non autosufficienza o handicap, può chiedere alla banca la sospensione del pagamento delle rate per un periodo massimo di 18 mesi. Il Fondo rimborserà alle banche gli interessi delle rate per le quali ha effetto la sospensione del pagamento. 60 milioni andranno al Fondo nazionale di sostegno per l’accesso alle case in locazione, che interviene in aiuto dei soggetti che, pur in possesso dei requisiti per l’accesso al sistema dell’edilizia residenziale pubblica, devono rivolgersi al libero mercato. Per concludere, altri 40 milioni finanzieranno il fondo per la copertura della morosità incolpevole, nato dalla constatazione dell’aumento dei provvedimenti di sfratto a carico di famiglie che non pagano l’affitto a causa di difficoltà temporanee. DEBITI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Il decreto modifica la Legge 64/2013 per il pagamento dei debiti scaduti della Pubblica Amministrazione, introducendo il Fondo per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili con una dotazione di 16,5 miliardi per il 2013 e 7,3 miliardi per il 2014.Il fondo si compone di tre sezioni per il pagamento dei debiti degli enti locali, delle Regioni e del Servizio Sanitario Nazionale. Fonte: Edilportale
Comunicato stampa
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