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Le città al centro del rilancio economico del Paese

Le città al centro del rilancio economico del Paese

Grande interesse e viva partecipazione per il convegno organizzato a Bari da ANCE Puglia con il sostegno di MasterLAB. MasterLAB, come centro di ricerca e laboratorio prove al servizio dell’edilizia, sostiene iniziative informative su tematiche cruciali come la sostenibilità e la riqualificazione energetica degli edifici. In quest’ottica il 12 Ottobre scorso, presso il Castello Svevo di Bari i suoi tecnici hanno partecipato al Convegno di ANCE Puglia ‘Il futuro passa per le città’, focalizzato sull’importanza strategica dell’innovazione nel settore edile per le Smart City. Costruire il futuro di una città significa, infatti, offrire migliori condizioni di vita per i cittadini attraverso progetti di riqualificazione e rigenerazione urbana, caratterizzati da una forte attenzione alla sostenibilità. Occorre un impiego sapiente delle risorse statali disponibili – ad oggi i 224 milioni di euro per l’avvio del Piano Città e quelli previsti per il Piano Casa – da usare come leva per il coinvolgimento di capitali privati, in vista della possibilità di utilizzare le risorse della Programmazione Unitaria dei Fondi Europei 2014 – 2020 per la realizzazione delle politiche urbane. Ma, soprattutto, devono cambiare regole e procedure affinché queste risorse siano effettivamente spese in tempi molto più rapidi di quelli attuali. Sono questi alcuni dei passaggi chiave del convegno realizzato con il patrocinio del Comune del capoluogo pugliese, dell’assessorato all’Assetto del territorio della Regione Puglia ed il contributo di enti di ricerca e aziende private tra cui MasterLAB. All’incontro, al quale hanno preso parte i vertici di ANCE, rappresentanti dell’Unione Europea e del mondo istituzionale, imprenditoriale, accademico e bancario, sono stati affrontati tutti gli aspetti legati allo sviluppo urbano, con la consapevolezza che nelle città si concentrano allo stesso tempo le più grandi risorse ma anche le maggiori criticità ambientali, sociali ed economiche. Dopo l’apertura dei lavori, affidata al Governatore della Regione Puglia Nichi Vendola ed al Sindaco di Bari Michele Emiliano, i quali hanno illustrato i piani della pubblica amministrazione sul tema delle Smart City, hanno preso la parola i rappresentanti dell’ANCE Salvatore Matarrese e Domenico De Bartolomeo. «Sulle città – ha dichiarato Salvatore Matarrese, presidente ANCE Puglia – devono essere concentrati sempre più gli investimenti e le attenzioni dei governi per farle divenire volano dell’economia e fulcro di una politica integrata di sviluppo sostenibile. Occorre lavorare oggi alla programmazione di domani anche per essere pronti a utilizzare rapidamente ed efficacemente i fondi europei del prossimo periodo. Chiediamo quindi al governo, in primis ai Ministri Barca e Passera, di inserire la riqualificazione urbana tra le priorità del Quadro Strategico Nazionale 2014 – 2020 in corso di definizione. Proponiamo inoltre di destinare a interventi nelle città il 20% delle risorse del Fesr e del FAS programmate nel prossimo Quadro Strategico Nazionale. Ciò significherebbe poter destinare 2 miliardi di euro l’anno per sette anni all’attuazione di politiche urbane. Risorse che potrebbero garantire una boccata d’ossigeno al settore delle costruzioni». «Ciò di cui abbiamo bisogno, però, – ha continuato Matarrese – è una visione strategica per le nostre città, affrontando congiuntamente tematiche che riguardano l’economia, la mobilità, l’ambiente, le persone, la qualità della vita e la governance; in altre parole bisogna riprogettare le città in termini di ‘sistema urbano intelligente e sostenibile’ , di Smart City». «Per questo motivo, –  ha concluso il presedente dei costruttori edili pugliesi – non appare più rimandabile la definizione di una politica urbana nazionale da parte del Comitato Interministeriale per le Politiche Urbane (CIPU) istituito dal Decreto Sviluppo dell’agosto scorso, anche in modo da coordinare gli interventi delle varie amministrazioni che hanno competenze rilevanti per la vita dei poli urbani». «Bisogna assicurare lo sviluppo delle aree cittadine – ha specificato Domenico De Bartolomeo, presidente ANCE Bari e Bat – attraverso interventi di rigenerazione economica e urbana che consentano di dare una nuova immagine delle città. La riqualificazione, però, non può avvenire attraverso l’uso degli strumenti ordinari di governo del territorio, ma deve basarsi  sulla ricerca di processi in cui l’incontro tra interesse pubblico e privato siano equamente bilanciati». La “questione metropolitana” è, insieme, un grande tema europeo, una questione nazionale e allo stesso tempo una questione locale. Questo il tema approfondito negli interventi di Gianni Pittella, vice-presidente vicario del Parlamento Europeo e di Antonio Calafati, economista e docente dell’Università Politecnica delle Marche secondo cui «Le città italiane avranno un futuro in Europa e noi, con esse, se sapranno trasformarsi in uno straordinario campo di investimenti pubblici capace di ridisegnare l’organizzazione fisica avendo come riferimento il “modello europeo di città”, se sapranno definire un campo normativo capace di vincolare i processi di trasformazione urbana, alimentati da investimenti privati, a un progetto urbano condiviso che redistribuisca equamente costi e benefici, diretti e indiretti e se, infine, sapranno ridisegnare i propri confini sulle relazioni territoriali di fatto, essendo parte di un progetto metropolitano». Se il futuro delle città Italiane sarà determinato da strategie di qualificazione delle sue principali aree metropolitane, la Regione Puglia ha invece già messo in campo piani integrati di sviluppo urbano.  «In mancanza di una politica urbana nazionale – ha spiegato  Angela Barbanente, assessore all’Assetto del territorio della Regione Puglia – in Puglia ci siamo dotati di strumenti legislativi, programmatori, finanziari che promuovono la rigenerazione delle città mediante approcci che integrano dimensione fisica, sociale ed economica, puntano all’ecosostenibilità, sollecitano la collaborazione fra pubblico e privato e la partecipazione attiva degli abitanti».

Comunicato stampa


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