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Legge di Stabilità 2015, confermata la proroga dei bonus 65%

Legge di Stabilità 2015, confermata la proroga dei bonus 65% e 50%

Nel testo anche nuovi minimi tassati al 15%, 400 milioni per il recupero degli alloggi di edilizia sociale e un piano per le periferie Approvata dal Senato con 162 voti favorevoli e 37 contrari, la Legge di Stabilità per il 2015. Proroga dei bonus fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici e le ristrutturazioni, nuovo regime dei minimi, piano casa e strategia per la riqualificazione delle periferie tra le novità più attese. Ecobonus e detrazioni su ristrutturazioni e mobili L’ecobonus 65% per la riqualificazione energetica degli edifici e la detrazione del 50% per le ristrutturazioni, i mobili e gli elettrodomestici, sono prorogati fino al 31 dicembre 2015 alle stesse condizioni attuali. La ritenuta d’acconto trattenuta dalle banche sui bonifici per il pagamento degli interventi di riqualificazione energetica e ristrutturazione degli edifici che beneficiano delle detrazioni del 65% e del 50% salirà dal 4% all’8%. Potranno usufruire della detrazione del 65% anche gli interventi di messa in sicurezza antisismica per un massimo di spesa pari a 96 mila euro e l’acquisto e posa in opera delle schermature solari fino a un valore massimo della detrazione di 60 mila euro. Saranno infine agevolate con l’ecobonus anche le spese l’acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale alimentati da biomasse combustibili, fino a un valore massimo della detrazione di 30 mila euro. Nuovi minimi Per poter accedere al regime agevolato, il reddito dei professionisti non dovrà superare la soglia di 15 mila euro e sarà tassato con un’imposta sostitutiva al 15%. Fino ad ora, invece, il limite è stato fissato a 30 mila euro, con una tassazione dei ricavi del 5%. Possono accedere al sistema della tassazione forfetaria i professionisti che nell’anno precedente hanno sostenuto spese fino a 5 mila euro lordi per lavoro accessorio e lavoratori assunti anche a progetto e che, al momento della chiusura dell’esercizio finanziario, hanno registrato un costo dei beni strumentali (tra cui non rientrano gli immobili usati per l’esercizio della professione) fino a 20 mila euro. Chi entra nel regime forfetario è escluso dagli studi di settore e può destinare fino al 49% del proprio reddito per eventuali collaboratori. I vecchi minimi, cioè quelli con ricavi fino a 30 mila euro, che pagano l’imposta al 5%, non passeranno automaticamente al nuovo sistema, ma resteranno nel vecchio regime fino al compimento del trentacinquesimo anno di età o allo scadere del quinquennio agevolato. Recupero degli alloggi di edilizia sociale La legge assegna più di 400 milioni di euro al recupero degli alloggi di edilizia sociale previsto dal Piano Casa ideato dal Ministro Lupi (DL 47/2014). Le risorse saranno distribuite in questo modo: 30 milioni per ogni anno dal 2015 al 2017 e 40 milioni per il 2018. Altri 270,413 milioni saranno recuperati grazie alle revoche di finanziamenti Cipe e saranno spalmati dal 2014 al 2024. Piano per le periferie La legge avvia un Piano Nazionale per la riqualificazione e rigenerazione delle aree urbane degradate che potrà contare su 200 milioni di euro in tre anni: 50 milioni di euro per il 2015 e 75 milioni di euro per ogni anno dal 2016 al 2017. Entro il 30 settembre 2015 i Comuni dovranno elaborare e trasmetterei progetti di riqualificazione e rigenerazione urbana costituiti da un insieme coordinato d’interventi al fine di contrastare e ridurre i fenomeni di tensione abitativa e degrado sociale. Con questo scopo sarà predisposto un Nucleo tecnico per la riqualificazione e rigenerazione delle aree degradate che valuterà le proposte in base alla capacità di ridurre il disagio abitativo e il degrado sociale, al miglioramento del decoro urbano, in particolar modo per ciò che concerne il riuso e la rigenerazione dell’edificato, alla tempestiva cantierabilità dell’intervento e al coinvolgimento di capitali privati oltre che pubblici. Bonifiche 135 milioni di euro, 45 per ogni anno dal 2015 al 2017 saranno destinati alle bonifiche dei siti di interesse nazionale contaminati dall’amianto. Durc e debiti della PA Le imprese che cedono i crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione dopo la certificazione attraverso la piattaforma del Mef, dovranno allegare il Durc all’atto di cessione. In questo modo, quando la PA salderà il debito non dovrà verificare la regolarità dell’impresa, ma solo quella della banca o dell’intermediario finanziario che ha acquisito il credito. Dissesto idrogeologico La legge destina 50 milioni di euro all’attuazione di interventi urgenti in materia di dissesto idrogeologico, di difesa e messa in sicurezza di beni pubblici, di completamento di opere in corso di esecuzione nonché di miglioramento infrastrutturale. Beni Culturali 5,5 milioni di euro per l’anno 2015 finanzieranno la tutela e la promozione del patrimonio culturale. Gli interventi da finanziare saranno individuati con decreto del Ministro delle infrastrutture. Dopo l’ok del Senato, il testo dovrà tornare alla Camera per l’approvazione finale, che quasi sicuramente avverrà senza ulteriori modifiche. FONTE: Edilportale

Comunicato stampa


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