Un caso concreto ne illustra l’importanza. Ancora poco conosciuta, la UNI 11173 garantisce le prestazioni minime dei serramenti e aiuta il bravo serramentista o rivenditore a proteggersi dagli avvocati. Al rivenditore dei serramenti e al produttore erano sfuggiti un paio di dettagli. Anzitutto le dimensioni di una finestra ad un’anta che misuravano 2,5 m x 2,6 m. In totale 6,5 metri quadrati. L’altro dettaglio era la collocazione dell’infisso. In pratica una vela ben esposta ai venti essendo collocata ai piani alti di un edificio di prestigio in pieno centro storico di Bologna. Il serramento faceva parte di un ordine di sostituzione dei vecchi infissi all’interno del progetto di ristrutturazione di un appartamento. Tuttavia gli infissi era stati ordinati direttamente dalla committente bypassando l’architetto. Quando vide installata la grande finestra, un dubbio colse il progettista che seguiva la ristrutturazione. Bastò una prova empirica di ’tenuta in corrente d’aria’ che la finestra cominciò a flettere paurosamente. Comprensibilmente allarmato per la sicurezza dell’installazione il progettista interpella dapprima la Stazione Sperimentale del Vetro che lo consiglia di rivolgersi ad Anfit, l’Associazione Nazionale per la Tutela della Finestra Made in Italy. Così inizia la storia che verrà narrata all’Innovation Show da Piero Mariotto, direttore tecnico di Anfit. Elemento chiave per risolvere ogni problema è stata la norma UNI 11173 “Serramenti esterni e facciate continue – Criteri di scelta delle caratteristiche prestazionali di permeabilità all’aria, tenuta all’acqua e resistenza al carico del vento”.  Risultato finale è stata la sostituzione del grande infisso, una sostituzione certamente molto dolorosa per il rivenditore e per il produttore.  Una storia che si sarebbe potuto evitare conoscendo bene la UNI 11173. Fonte: Guidafinestra

Comunicato stampa