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Un decreto per l’efficienza energetica delle Scuole

Un decreto per l’efficienza energetica delle Scuole

Stanziati 350 milioni di euro per la concessione di prestiti al tasso agevolato delle 0,25%. Il consumo energetico degli edifici pubblici pesa per il 18% sul bilancio dello Stato. La cifra è pazzesca. La spesa per i consumi energetici degli edfici pubblici pesa per il 18% sul bilancio dello Stato italiano. Questo il retroscena che molti non conoscono e che ha portato alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto che prevede “Misure per l’efficientamento energetico degli edifici scolastici”, con la concessione di prestiti a tasso agevolato, lo 0,25%, per fare lavori di efficientamento energetico nelle scuole pubbliche. La norma, voluta dal Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, è stata inserita nel “decreto Competitivita”, che ha stanziato per questa misura 350 milioni di euro attraverso il fondo rotativo Kyoto. Tra gli interventi ammissibili anche gli “interventi di riqualificazione energetica dell’edificio inclusi gli impianti e l’involucro comprese le opere necessarie alla installazione e posa in opera”. “Rendere gli edifici scolastici pubblici più efficienti sotto il profilo energetico – ha dichiarato Galletti – significa molte cose insieme: investire sull’ambiente limitando le emissioni inquinanti, puntare sulla sicurezza delle strutture e quindi degli studenti, ma anche mettere in moto quel circuito di piccole e medie imprese sul territorio che operano nel campo della sostenibilità ambientale, e che da quegli interventi possono trovare una possibilità di guadagno”. “È anche un modo per far risparmiare lo Stato, attuando una vera ‘spending review’ – ha aggiunto il Ministro – se pensiamo che oggi il consumo degli edifici pubblici pesa per il 18% su quello generale dello Stato, alzare a ‘B’ o ‘C’ la classe di efficienza delle nostre strutture vuol dire ottenere un risparmio del 20-25% sul consumo, con notevoli benefici per le casse italiane”. Le domande per l’ammissione al finanziamento agevolato potranno essere presentate solo dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’apposito avviso previsto dal decreto. Fonte: Guidafinestra

Comunicato stampa


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